Era in panchina come allenatore del Rieti entrambe le volte che i sabini neo retrocessi hanno battuto la Viterbese nella scorsa stagione. Sedeva, pertanto, sulla panchina degli amarantoceleste anche lo scorso 8 marzo, quando al “Rocchi” sì giocò l’ultima gara di campionato prima della tragedia Covid-19. Un segno del destino?
Può darsi. Ma mister Bruno Caneo (già da tempo nelle grazie de club della Palazzina) oggi è il primo della lista della Viterbese tra i candidati per sostituire Antonio Calabro alla guida della prima squadra gialloblu. Il rapporto tra il club della Palazzina e l’allenatore salentino sembra ormai troppo deteriorato per ricomporsi anche se Calabro non dovesse andare a Catanzaro. È vero che il tecnico ha ancora un anno di contratto, ma è anche vero che le trattative coi calabresi non sono piaciute al presidente Marco Arturo Romano (e nemmeno alla piazza), che ha chiesto le dimissioni di Calabro. E che non ha alcuna intenzione di trovare un accordo per la risoluzione che preveda una qualche forma di buona uscita per l’allenatore di Melendugno. In sostanza, la linea della Viterbese – sposata anche dalla tifoseria gialloblu – è questa: se Calabro vuole andarsene che se ne vada, dimettendosi, senza tirare avanti questa situazione ancora per le lunghe.
Come finirà con il tecnico salentino non è chiaro, ma è palese invece che la Viterbese stia cercando un altro allenatore. I nomi che circolano sono tanti, ma Caneo sembra essere in pole. Sardo di nascita, 63 anni, ha allenato quasi sempre in serie D, pure se è arrivato anche in serie A come collaboratore di Gasperini al Genoa e all’Inter. Passa per essere un duro, un motivatore dal pugno di ferro, e, soprattutto, gode della stima dell’uomo di mercato della Viterbese, Franco Zavaglia, che lo attenziona da tempo.
Così come è stimato Guido Carboni, allenatore anche lui in passato nella scuderia del consulente gialloblu. Il tecnico aretino è un altro nome sulla lista della Viterbese, immediatamente dopo a quello di Caneo: Carboni non allena da due anni, ma si tratta di un tecnico dalla grande esperienza tra serie B e serie C. A Viterbo nessuno lo ha dimenticato. Per aver guidato la Viterbese che nel 2004 sfiorò la B nella finale play off poi persa a Crotone, prima del fallimento. E per quello che accadde dopo.
Nelle ultime ore è circolato anche il nome di Fabrizio Ferazzoli, che guidò la Viterbese nella prima parte della stagione 2014/2015, durante l’era Camilli: ha allenato a VITERBO nell’annata del ritorno gialloblu in serie D, dopo la stagione di penitenza in Eccellenza.
E attenzione a non sottovalutare anche l’opzione, clamorosa, di un possibile ritorno di Giovanni Lopez sulla panchina della Viterbese. L’ex tecnico gialloblu, ingiustamente esonerato a novembre scorso nonostante buoni risultati e un sesto posto in classifica, fu sostituito proprio da Antonio Calabro. E il cambio non portò però i frutti sperati, specie in termini di punti. Con Lopez non ci sono stati ancora contatti, ma l’allenatore conosce meglio di chiunque altro la rosa della Viterbese, e molti giocatori gradirebbero un suo ritorno. Non ultimo Tounkara, la cui prima parte di stagione agli ordini di Giovanni Lopez fu a dir poco scoppiettante.