“Vogliamo metterci nella condizione di poter competere per il titolo. Non abbiamo ancora la giusta chimica di squadra, ma la stiamo costruendo poco per volta”. Erano queste le parole pronunciate da LeBron James poco più di un mese fa, quando i Lakers non avevano ancora centrato i playoff. Eppure, al netto dei problemi, il campione nativo di Akron aveva già le idee chiare riguardo alla possibilità dei gialloviola di lottare per il titolo. Ma cosa dobbiamo aspettarci adesso? A che punto sono i Lakers e quante possibilità hanno di vincere l’anello?
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Una delle squadre più in forma del momento
Il successo all’over time contro Minnesota è valso la qualificazione ai playoff. Da lì, i Lakers hanno continuato la loro crescita, migliorando gradualmente la chimica di squadra e coinvolgendo giocatori poco utilizzati come Vanderbilt e Lonnie Walker, decisivo in gara 4 contro Golden State, con 15 punti messi a referto nell’ultimo quarto di gioco. Insomma, intorno ai veterani gravita un microcosmo composto da giocatori tremendamente efficaci come Austin Reaves, Malik Beasley, Rui Hachimura e i già citati Walker e Vanderbilt. Giocatori funzionali al progetto e utili in momenti diversi del match, che hanno tutta la fiducia di coach Ham e di un gigante come LeBron James, il cui QI cestistico sta guidando una squadra che è un perfetto mix tra giovani e veterani. Le 4 vittorie contro Golden State sono state proprio il frutto di questa sinergia: la straordinaria efficacia sotto canestro di Davis, la capacità di James di leggere i momenti della partita e sfruttarli a proprio vantaggio e la leggerezza, unita al furore agonistico, di Reaves, Hachimura e Walker. I Nuggets, però, schierano Nikola Jokic, giocatore abituato a muoversi su tutto il campo, in grado di giocare in post, dall’angolo, sui blocchi e dal mid-range. La versatilità del serbo è stata fondamentale nel cammino dei Denver Nuggets e limitarlo sarà il compito principale dei Lakers. Nonché l’ultimo scoglio prima di un’eventuale finale.
