Avellino, Turris e Bari. Tre gare in sette giorni per la Viterbese, che si prepara all’esordio casalingo di domani sera tra le mura amiche del “Rocchi” contro gli irpini. Una gara che purtroppo si dovrà giocare ancora a porte chiuse, senza pubblico, a causa di una ripresa della diffusione del Covid-19 che non permette riaperture neanche parziali degli impianti.
Mister Agenore Maurizi sembra intenzionato a non stravolgere l’impianto di gioco nonostante l’assenza per squalifica di Tounkara. Si tenta, inoltre, un recupero in extremis per Salandria. “Vediamo domani se ha smaltito i postumi di un affaticamento muscolare – spiega il mister -. L’assenza di Tounkara non stravolgerà i nostri piani perché comunque giocheremo sempre con due punte”. A giocarsi una maglia da titolare insieme ad Alessandro Rossi, dunque, ci saranno Aimonè Calì e Matteo Menghi. In attesa di un nuovo arrivo dal mercato nel reparto avanzato, ma se ne riparlerà la prossima settimana.
Che si aspetta Agenore Maurizi dalla sfida con l’Avellino? “È un mio principio di vita, considero troppe aspettative dannose, sovrastrutture mentali che non ci fanno bene – risponde l’allenatore gialloblu -. Noi come gruppo siamo focalizzati sul presente, sul momento: andiamo in campo per giocare senza aspettarci niente, se non di fare il risultato. Poi se questo viene o meno dipende da tanti fattori. Noi dobbiamo avere solo la chiara e coerente volontà di andare in campo e fare risultato, indipendentemente da come si chiama e dal blasone della squadra avversaria. E indipendentemente da chi scenderà in campo”. E dopo la buona prestazione di domenica scorsa a Terni, le premesse per far bene ci sono tutte.