Sul fronte fideiussioni la situazione è ormai ben più che caotica. L’Avvocato Cesare Di Cintio, legale che ha avuto dalla Viterbese il mandato di portare avanti i ricorsi contro le società inadempienti, sul suo profilo Linkedin ha affrontato l’argomento da par suo.
“Solo la Reggina 1914 ha adempiuto a quanto aveva stabilito la Corte Federale d’Appello che, accogliendo i nostri ricorsi (di Rimini Football Club e A.S. Viterbese Castrense, con l’intervento di Pisachannel, Vis Pesaro 1898 e Imolese Calcio 1919), aveva fissato un termine di 10 giorni entro i quali Matera Calcio, A.C. Cuneo 1905, PRO Piacenza 1919 e Reggina appunto, avrebbero dovuto sostituire le fideiussioni Finworld. Termine che comunque la Corte non poteva introdurre poiché prerogativa del Consiglio Federale.
Oggi succede che Matera, Cuneo e Pro Piacenza potrebbero fare ricorso al Collegio di Garanzia ritenendo illegittima la pronuncia della Corte Federale d’Appello e trovandosi – questo è paradossale – in una posizione processuale opposta rispetto alla Reggina.
Se il CDG dovesse dar loro ragione, non scatterebbe nemmeno la sanzione prevista dal CU n° 59 del 30 agosto e alle società non verrebbero così comminati gli 8 punti di penalizzazione e i 350mila euro di multa.
Oltretutto finirebbero il campionato senza produrre una fideiussione in linea con quanto richiesto dalla FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio. Esattamente come il caso Messina/Vibonese di due anni fa.
Si tratta di una questione che non può più essere posticipata. È da settembre che lo dico: è assurdo che la Figc abbia sempre sostenuto nel caso US Vibonese Calcio l’assenza di una norma che sanzioni il mancato deposito della fideiussione. Ed è assurdo che non abbia provveduto a risolvere la situazione a inizio stagione.
Un club che non ha le carte in regola da questo punto di vista, non dovrebbe disputare né tantomeno terminare un campionato. Le eventuali penalizzazioni potrebbero arrivare a ridosso delle battute conclusive della stagione sportiva. Un’altra scomoda eredità della gestione commissariale”.
Si tratta di osservazioni che non fanno una piega sotto il profilo giuridico e procedurale. Per queste e per altre ragioni ci aspettiamo dal Consiglio Federale fissato per il 30 gennaio una delibera che risolva una volta per tutte la questione e che renda impossibile per il futuro il reiterarsi di obbrobri di questo tipo.
La Viterbese ha pagato un pegno troppo alto e subito danni incalcolabili sotto il profilo economico e sportivo. La rabbia della società verso la Figc e la Lega Pro è cosa buona e giusta >>> leggi “Viterbese ai ferri corti con la Lega Pro”.