Quella ottenuta a Potenza è una vittoria in rimonta che fa bene al morale della squadra e tonifica l’ambiente gialloblù. Una partita ricca di emozioni. Risolta in un finale incandescente che rimanda ad altre partite di altri tempi, quando è stato necessario mettere cuore e determinazione per centrare l’obiettivo.
In campo si è visto finalmente un gruppo granitico e coeso. In panchina, Taurino è stato in grado di infondere nei giocatori l’anima che avevano smarrito per strada. Il calcio, come tutti i tifosi sanno, è uno sport con l’anima.
I tre punti di Potenza, che si aggiungono a quello conquistato al Barbera di Palermo, dimostrano che la Viterbese è in grado di mantenere una categoria che si merita di frequentare. E che può farlo con la dignità e con la mentalità che discendono da una storia centenaria.
È stato emozionante rivedere in campo Undici Leoni lottare, all’unisono, per onorare con grande animosità le nostre maglie gialloblù. Una partita nata, apparentemente, in sordina. E che però, nella mente e nel cuore dei tifosi che da sempre seguono la squadra nella buona e nella cattiva sorte, entra di diritto nel novero di una delle più agguerrite partite giocate da undici giocatori che indossano i colori della città di Viterbo.
Questa, non altra, è la grande storia del club. I tifosi ne sono testimoni e tutori. E allora godiamoci fino in fondo i frutti di questa doppia trasferta, che ci permette di frequentare il futuro con meno ansia. Nel rispetto di obiettivi compatibili e sostenibili. Vale a dire quelli che il presidente Marco Arturo Romano ha tracciato. E che sta rispettando con meritoria determinazione.