Quando siamo all’alba del terzo anno consecutivo in terza serie nazionale, per riempire il Rocchi che spesso presenta settori vuoti ( > QUI) è fondamentale pescare spettatori anche dal bacino d’utenza e non solo da Viterbo. Un fine che sicuramente si pongono Piero Camilli e Diego Foresti, come confermano le ultime mosse della società in questa direzione.
Bisognerebbe provare a coinvolgere negli eventi calcistici correlati alla squadra del capoluogo anche i paesi della provincia. Dopo il pienone nella gara di andata dei playoff nazionali giocata con il SudTirol, è forse il caso di cominciare a interrogarsi sulle strategie migliori da seguire per centrare questo obiettivo.
Siamo certi che la società guidata dal presidente Piero Camilli, che è riuscito nella mirabile impresa di raggiungere i playoff di girone nel primo anno e i playoff nazionali nel secondo, saprà valutare con la collaborazione del direttore generale Diego Foresti quali strade imboccare.
Il fatto è che il radicamento nel territorio resta cruciale per assicurare un futuro sostenibile ai club di terza serie nazionale ( > QUI) e per reclutare, a Viterbo e in tutta la provincia, giovani calciatori di spessore da aggregare alla squadra del capoluogo ( > QUI).
Per meglio valutare questo aspetto proponiamo un’indagine effettuata da Calciopress sui bacini di utenza del girone A nel 2016, in occasione del primo anno di C della Viterbese ( > QUI).
Anche se leggermente datata, è comunque utile per capire di quali numeri stiamo parlando e quali possano essere le prospettive a breve-medio termine per l’inversione di un trend negativo legato alle vicissitudini societarie degli ultimi lustri.